Un incontro tra una nutrita delegazione di rappresentanti istituzionali e religiosi dell’Ucraina e della Provincia di Foggia è stata l’occasione per promuovere la diversità culturale e il dialogo interculturale, un esempio di come superare, attraverso la conoscenza reciproca, diversità ed incomprensioni e contribuire a riportare la pace nel mondo e in particolare in Ucraina.
E’ partito da Palazzo Dogana, riconosciuto dall’UNESCO “Monumento e sito messaggero di una cultura di Pace” un appello alla pace, diffuso da tutti coloro che sono intervenuti alla conferenza stampa tenutasi lo scorso 15 novembre.
In un’atmosfera resa gioiosa dai colori degli abiti tradizionali vestiti dalle ragazze ucraine e delle pigotte dense di significato, si sono susseguiti gli interventi e la sottoscrizione di accordi tra l’Università delle Dogane e delle Finanze di Dnipro e l’Università di Foggia e tra alcuni Comuni ucraini e quelli di Peschici e Roseto Valfortore.
Del bisogno di pace in Ucraina ha parlato la dott.ssa Nina Kramareva, Primo Segretario della Commissione Nazionale Ucraina per l’UNESCO. In particolare, la dott.ssa Kramareva ha sottolineato che l’obiettivo deve essere quello della “giusta pace” e che ha voluto inviare tale messaggio da Foggia, perché la comunità dauna è stata tra le prime in Europa ad attivare un corridoio umanitario e piani d’accoglienza già nelle ore immediatamente successive allo scoppio della guerra.
Billa Consiglio, Presidente del Club per l’UNESCO di Foggia, nel suo intervento ha voluto ricordare il Preambolo dell’atto costitutivo dell’UNESCO che afferma che “poiché le guerre nascono nella mente degli uomini è nella mente degli uomini che devono essere poste le difese della pace”. Ha, quindi, evidenziato che tale affermazione esprime l’idea che una pace duratura non può che dipendere dalla trasformazione profonda delle mentalità, dalla promozione di una cultura del dialogo, della comprensione e del rispetto reciproco perché, purtroppo, spesso i conflitti nascono da incomprensioni culturali, pregiudizi, intolleranza, prepotenza. L’aspetto cruciale del preambolo è proprio nella centralità della cultura e dell’educazione nel processo di costruzione della pace.
I tre giorni di permanenza degli ospiti ucraini sono stati un’apprezzata e piacevole occasione per rafforzare il legame di fraternità tra i due popoli.